Cos’è: la chirurgia traumatologica del massiccio facciale?
La chirurgia traumatologica del massiccio facciale è quella branca che si occupa del ripristino della continuità ossea del distretto maxillo-facciale in seguito a fratture del volto, nello specifico delle ossa nasali, dello zigomo, del mascellare, della mandibola delle orbite e dell’osso frontale.
In seguito ad un’attenta diagnosi mediante esame clinico e radiologico (mediante TC con eventuali ricostruzioni 3D) il chirurgo maxillo-facciale procede mediante accessi mininvasivi ed estetici a riposizionare chirurgicamente i frammenti ossei fratturati nella loro posizione originaria ed a fissarli mediante miniplacche e miniviti biocompatibili.
Lo scopo dell’intervento in ambito traumatologico maxillo-facciale è quello di ridare al paziente la corretta funzionalità di un distretto delicato ed importante (si pensi alla funzione visiva, masticatoria, fonatoria ecc.) e contemporaneamente di ripristinare l’estetica originaria del paziente.
Il trattamento Chirurgico
Il trattamento chirurgico delle fratture del massiccio facciale viene eseguito in anestesia generale e prevede l’utilizzo di approcci mininvasivi, spesso intraorali o in sedi cutanee strategiche per minimizzare l’impatto estetico. Dopo un’accurata esposizione dei segmenti ossei fratturati, il chirurgo provvede al ripristino dell’anatomia originaria attraverso la riduzione e la fissazione dei frammenti con miniplacche e viti in titanio, completamente biocompatibili. L’intervento è personalizzato in base alla sede e alla complessità del trauma, e ha l’obiettivo di restituire al paziente una funzione ottimale (masticazione, respirazione, visione, fonazione) e un aspetto estetico armonico e simmetrico, nel rispetto delle linee del volto.