Chirurgia endoscopica dei seni paranasali: quando è necessaria e come si svolge

recupero respirazione dopo chirurgia endoscopica dei seni paranasali

Quando la respirazione nasale è cronicamente compromessa, la qualità della vita ne risente in modo significativo. La congestione persistente, le infezioni ricorrenti e i disturbi del sonno possono diventare un fardello quotidiano.

Per affrontare queste problematiche in modo efficace, la chirurgia endoscopica dei seni paranasali rappresenta un’opzione terapeutica di prim’ordine. Questa tecnica moderna mira a ripristinare la corretta funzionalità del naso e dei seni paranasali, offrendo risultati duraturi con un disagio post-operatorio minimo.

Cos’è la chirurgia endoscopica (FESS)

La chirurgia endoscopica dei seni paranasali è una procedura chirurgica che ha come obiettivo principale il ripristino delle condizioni fisiologiche del naso e delle cavità sinusali.

È comunemente nota con l’acronimo inglese FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgery), che ne sottolinea l’obiettivo primario: ristabilire la funzione naturale di questa zona del corpo compromessa.

A differenza degli approcci chirurgici tradizionali, la FESS si avvale di strumenti dedicati e di un sistema ottico (l’endoscopio) che viene inserito direttamente nelle cavità nasali. Questo permette al chirurgo di visualizzare con estrema precisione le strutture interne e di operare in modo mirato, senza la necessità di incisioni esterne.

L’approccio endoscopico è il gold standard attuale per la maggior parte delle patologie che coinvolgono i seni paranasali, garantendo una visualizzazione ottimale e un intervento altamente selettivo.

Indicazioni principali

La chirurgia endoscopica dei seni paranasali è indicata in tutti quei casi in cui le alterazioni anatomiche o le patologie croniche compromettono la funzionalità respiratoria e non rispondono adeguatamente alla terapia medica. Tra le principali condizioni che possono trovare soluzione con la FESS si annoverano:

  1. sinusiti croniche e recidivanti. La sinusite cronica richiede un intervento quando l’infiammazione e l’infezione dei seni paranasali persistono nonostante i cicli di antibiotici e altri trattamenti. L’intervento serve ad allargare gli osti di drenaggio dei seni, permettendo l’eliminazione del muco e la risoluzione dell’infezione.
  2. Poliposi nasale. La FESS permette la rimozione precisa dei polipi, formazioni benigne che ostruiscono il naso e i seni, ripristinando il flusso d’aria.
  3. Alterazioni anatomiche. Problemi come la deviazione del setto nasale o l’ipertrofia dei turbinati (l’ingrossamento delle strutture carnose all’interno del naso) possono essere corretti contemporaneamente, migliorando l’anatomia e la funzionalità.

L’obiettivo è sempre duplice: eliminare l’ostruzione patologica e ripristinare il corretto drenaggio e la ventilazione dei seni paranasali.

Procedura chirurgica

La procedura di chirurgia endoscopica dei seni paranasali viene generalmente eseguita in anestesia generale.

Il chirurgo utilizza l’endoscopio per navigare all’interno del naso e dei seni. L’immagine ad alta definizione proiettata su un monitor consente di identificare le aree malate o le strutture che causano l’ostruzione.

Con l’ausilio di strumentario microchirurgico dedicato, il medico agisce sulla problematica specifica:

  • in caso di sinusite cronica, si rimuovono eventuali ostacoli e si allargano gli orifizi di drenaggio dei seni;
  • in presenza di polipi, vengono rimossi con delicatezza.

Contemporaneamente, è possibile eseguire procedure accessorie come la settoplastica per correggere una deviazione del setto o la riduzione dei turbinati ipertrofici.

Non essendoci incisioni esterne, l’integrità estetica del naso viene preservata. Se il paziente desidera anche una modifica della forma esterna del naso per ragioni estetiche, è possibile associare alla FESS anche la rinoplastica, in un unico tempo chirurgico.

Vantaggi e recupero post-operatorio

I vantaggi della FESS rispetto alle tecniche tradizionali sono notevoli. L’approccio mininvasivo riduce il trauma ai tessuti circostanti e garantisce un minimo discomfort per il paziente.

Il dolore post-operatorio è generalmente lieve e facilmente gestibile con la comune terapia farmacologica.

Il recupero è rapido: in genere, l’intervento richiede una degenza ospedaliera di una sola notte. Già dai primissimi giorni dopo l’intervento, i pazienti notano un netto miglioramento della funzionalità respiratoria. L’assenza di incisioni esterne elimina il problema delle cicatrici visibili. A lungo termine, l’intervento di chirurgia endoscopica dei seni paranasali offre un ripristino duraturo della ventilazione e del drenaggio sinusale, riducendo drasticamente le recidive di sinusite e migliorando la qualità del sonno e la capacità di sentire gli odori.

Se desideri ricevere una consulenza personalizzata o chiarire ogni dubbio sul trattamento, puoi contattare il Prof. Becelli dalla pagina di contatti.