Paziente donna di 45 anni con una neoformazione mandibolare
Dal referto consegnatomi (TAC) risultava la presenza di una cheratocisti (per la quale è prevista la rimozione dei denti) nella zona mandibolare 46/47. Il dentista della paziente le aveva proposto la rimozione degli elementi dentali 46/47 da effettuarsi in anestesia generale.
A seguito di ciò, la paziente viene da me, e di primo impatto, pur leggendo il referto, non mi sembrava una cheratocisti. Dopodiché ho effettuato un intervento in anestesia locale, seguendo un approccio conservativo, non estraendo i denti e andando a vedere il perché della mancanza dell’osso a livello del canale mandibolare (dove dal referto si sospettava la presenza della cheratocisti). Lí ho evidenziato una neoformazione che ho coagulato, e ho prelevato del materiale per l’esame istologico.
Come si evidenzia dalle foto, grazie a questo approccio, ho salvaguardato il nervo mandibolare nella sua integrità e non ho effettuato alcuna estrazione dentale, ma sopratutto non ho effettuato un intervento invasivo.
Successivamente ho ricevuto il referto dell’esame istologico, che dichiarava la presenza di un emangioma intramandibolare.
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