Frattura dello zigomo: sintomi, diagnosi e intervento chirurgico

frattura dello zigomo

La frattura dello zigomo, o frattura dell’osso malare, è uno dei traumi facciali più comuni e può avere conseguenze significative sia dal punto di vista funzionale che estetico. Questo tipo di lesione si verifica spesso in seguito a incidenti stradali, sportivi o aggressioni, ed è classificata nell’ambito della chirurgia facciale da trauma.

Lo zigomo svolge un ruolo essenziale nella conformazione del volto e nella struttura dell’orbita oculare: una sua frattura può quindi compromettere la simmetria del volto e la funzionalità visiva.

Come riconoscere una frattura allo zigomo

I sintomi di una frattura dello zigomo possono variare in intensità, ma ci sono alcuni segnali chiave da non sottovalutare.

 Il primo è generalmente il gonfiore nella regione zigomatica, spesso accompagnato da dolore intenso, ematomi evidenti e difficoltà ad aprire completamente la bocca.

In molti casi, il paziente può riferire diplopia (visione doppia), causata da un coinvolgimento dell’orbita oculare, e appiattimento del profilo del volto da un lato.

Un altro sintomo caratteristico è l’intorpidimento della guancia sotto l’occhio, legato a un’eventuale lesione del nervo infraorbitario, che decorre proprio lungo l’osso zigomatico. Questa alterazione della sensibilità può persistere anche dopo la guarigione e necessita di valutazioni accurate per prevenire danni permanenti.

Riconoscere tempestivamente una frattura zigomatica è fondamentale per evitare complicazioni e pianificare un trattamento adeguato.

Diagnosi e imaging

La valutazione clinica di una frattura dello zigomo viene eseguita inizialmente attraverso l’esame obiettivo da parte di uno specialista in chirurgia facciale da trauma, che analizza l’allineamento del volto, la motilità oculare e la sensibilità cutanea.

Tuttavia, per una diagnosi precisa è necessario ricorrere a esami strumentali. La tomografia computerizzata del massiccio facciale è considerata l’esame di riferimento, in quanto fornisce immagini dettagliate della struttura ossea e consente di valutare l’eventuale scomposizione della frattura. La TC è indispensabile anche per pianificare l’intervento chirurgico, individuando con precisione i punti di accesso e la necessità di fissazione.

Le radiografie tradizionali possono essere utilizzate come screening iniziale, ma non offrono lo stesso livello di dettaglio e possono non rilevare fratture complesse o pluriframmentarie.

Intervento e recupero

Nel caso di fratture lievi, senza dislocazione significativa, si può optare per un trattamento conservativo, con riposo, antidolorifici e monitoraggio clinico.

Tuttavia, quando la frattura è scomposta o compromette la funzionalità o l’estetica del volto, è necessario ricorrere alla chirurgia facciale da trauma. L’intervento chirurgico per la ricostruzione dello zigomo viene generalmente eseguito attraverso accessi intraorali o cutanei minimamente invasivi. Il chirurgo riposiziona l’osso fratturato e lo stabilizza con placche e viti in titanio, materiali biocompatibili e durevoli. L’obiettivo è ripristinare il corretto allineamento del volto e prevenire complicanze future.

Il recupero post-operatorio varia da due a sei settimane, a seconda della gravità del trauma e della complessità dell’intervento. Durante questo periodo, è fondamentale evitare sforzi, colpi al volto e seguire una dieta morbida, soprattutto nei casi in cui è coinvolta anche la mandibola. Il medico può prescrivere antibiotici, antidolorifici e controlli periodici per monitorare la guarigione.

Rischi non trattati

Una frattura dello zigomo non trattata adeguatamente può comportare conseguenze estetiche e funzionali anche gravi. L’asimmetria facciale permanente è una delle complicanze più frequenti, causata dal mancato riallineamento dell’osso fratturato.

A livello funzionale, possono insorgere alterazioni della vista (come la diplopia persistente), enoftalmo (occhio infossato per il collasso dell’orbita), difficoltà masticatorie e dolore cronico nella zona del trauma.

Inoltre, la ricostruzione dello zigomo postuma, in seguito a un trattamento inadeguato o a distanza di tempo dalla frattura, risulta molto più complessa e può richiedere innesti ossei o tecniche ricostruttive avanzate.

Un trattamento tempestivo, invece, consente una guarigione completa nella maggior parte dei casi, con il recupero delle funzioni e dell’estetica del volto. Affidarsi a uno specialista in chirurgia facciale da trauma è la scelta migliore per affrontare con sicurezza e competenza questo tipo di lesione.

In conclusione, la frattura dello zigomo è una condizione da non sottovalutare. Riconoscerne i sintomi, effettuare una diagnosi accurata e pianificare un intervento chirurgico quando necessario sono passaggi fondamentali per garantire una guarigione efficace e senza conseguenze.